Lavoro. Più sostegno al reddito e politiche attive per tamponare l’emorragia di posti di lavoro. A chiederlo i sindacati di Cgil, Cisl e Uil del Trentino.

“I dati sul calo delle assunzioni e sulla perdita dei posti di lavoro nei primi cinque mesi di quest’anno sono allarmanti, ma non inattesi – si legge in una nota diffusa dai sindacati. - Confermano una tendenza che si era già evidenziata ad aprile. Di fronte alla perdita di 11.340 posti di lavoro Piazza Dante non può più restare immobile. Servono immediati stanziamenti per potenziare l’assegno unico e dare così un sostegno al reddito a quelle famiglie e a quei lavoratori che sono in grave difficoltà perché non hanno la copertura degli ammortizzatori sociali o perché il loro reddito si è drasticamente ridotto – dicono i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Le risorse stanziate fino a questo momento non sono sufficienti. Servono più stanziamenti per sostenere la domanda delle famiglie”.
Accanto alle misure di sostegno al reddito i sindacati chiedono di potenziare le dotazioni finanziarie di Agenzia del Lavoro. “E’ tempo di investire anche sulle politiche attive del lavoro. Ed è necessario rafforzare e potenziare i centri per l’impiego sia aumentando gli organici, sia rafforzandone le dotazioni organizzative e tecnologiche”. Per Cgil Cisl Uil serve invece avviare una riorganizzazione che crei maggiore efficienza, investendo sulla digitalizzazione di alcuni servizi, sul lavoro agile e sulla qualificazione del personale.
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