C'è carenza di operatori socio sanitari e infermieri nelle case di riposo del Trentino: a denunciarlo la Fenalt. A questo - si legge in una nota diffusa dal sindacato - si aggiunge la tendenza del personale a scappare dalle case di riposo trentine alla prima occasione utile. Lo si è visto proprio in questi giorni in cui si è tenuta la prima prova scritta del concorso per operatori socio-sanitari in azienda sanitaria. I candidati erano più di 1.500 e tanti provenivano dalle case di Riposo. Si scappa, lasciando spesso un posto di lavoro più vicino a casa per uno più lontano, alla ricerca di migliori condizioni contrattuali e di lavoro. Si tratta di una concorrenza interna inaccettabile che si rivela squalificante per le case di riposo e che acuisce i già gravi problemi di organico" Secondo Fenalt contro questa fuga "la risposta deve essere solo una: un contratto di lavoro migliore nella parte economica ma anche nella parte normativa, visto che nelle case di riposo non si applica un contratto di tipo sanitario, ma il contratto che viene adottato per i dipendenti provinciali o comunali.
Fenalt ribadisce che si deve lavorare sul contratto delle case di riposo: non basta più il contratto Autonomie Locali, serve un contratto con specifiche sanitarie.
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