I diritti dei viaggiatori al tempo del Coronavirus
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In aprile la rete dei Centri europei consumatori ha registrato il picco di richieste, ben 17.600; quasi il doppio rispetto allo stesso mese del 2019. Dall’inizio della pandemia l'ECC in Italia ha risposto a oltre 3.100 richieste attestandosi come il Centro Consumatori che più ha prestato aiuto. Tre le diverse situazioni che si stanno presentando: non voglio più andare in vacanza. In questo caso si applicano le spese di cancellazione e non ci sarà nessun rimborso. Secondo: non mi è permesso di lasciare l'Italia o di entrare in un determinato Paese. Una legge statale permette al fornitore di servizi di rimborsare il denaro o di emettere un voucher. Terzo: non posso partire perché, ad esempio, il volo è stato cancellato. Qui, il diritto dell'UE prevede che i viaggiatori siano rimborsati del prezzo pagato. Tuttavia, queste sono solo risposte di base che non possono essere applicate ad ogni singolo caso.