Due scenari e 21 azioni per guadagnare in sostenibilità. Con una road map per sviluppare ciclabilità e trasporto pubblico. La Giunta comunale di Trento ha adottato il Piano urbano della mobilità sostenibile, assieme al Biciplan e Masterplan. Obiettivo, una mobilità sempre più dolce nei prossimi dieci anni: meno auto e più bici e mezzi pubblici. Il Pums parte da un dato di fatto: Trento è ancora dipendente dell'auto: quasi 30.000 veicoli equivalenti nell’ora di punta con un dato giornaliero che si attesta intorno ai 323.000 veicoli equivalenti giorno. E oltre il 50% degli spostamenti in auto avviene per distanze brevi o brevissime. Bene il trasporto pubblico su gomma, con circa 59 mila/60 mila utenti al giorno, e la ferrovia che porta ogni giorno in città circa 18mila-19 mila utenti. Mentre la bici è ancora ferma su valori tra 5,5-8,6% nelle ora di punta. Entro il 2026 il piano prevede un collegamento veloce su gomma nel tratto Spini di Gardolo - piazza Dante, e che prosegue fino a Lavis. Completata la rete di piste ciclabili e zone 30, con nuovi percorsi pedibus per le scuole primarie e nuovi parcheggi di scambio. Nello scenario di medio-lungo Periodo, quindi entro dieci anni, ci sono la linea del Brennero interrata, la stazione ipogea in piazza Dante, il tram realizzato, la riqualificazione della Destra Adige con un nuovo parcheggio di attestamento ed un percorso pedonale che collega l'area ex Italcementi al centro città. Prevista poi l'attivazione delle nuove linee bicibus e la realizzazione di nuovi parcheggi pertinenziali per residenti.
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